Desidero esprimere il mio cordoglio alle famiglie delle vittime del nubifragio che ha colpito Livorno e la mia vicinanza a tutta la città.
Il dolore di questi momenti, non può però nascondere la rabbia per quella che è un’ennesima tragedia evitabile. È necessario cambiare radicalmente paradigma nel costruire e nel mantenere le nostre case, le nostre strade, le nostre imprese, etc… in questa legislatura molto è stato fatto (reati ambientali, collegato ambiente, etc…), ma non possiamo chiuderla senza approvare una legge sul consumo di suolo, priorità assoluta per l’Italia. Comuni e regioni possono comunque già presentare progetti per la rinaturalizzazione del suolo arbitrariamente occupato da edifici o altro, con i fondi attivati dal Governo dopo decenni di immobilismo in questo campo.
Non è tempo di compromessi, colpi a cerchio e botte, serve una legge chiara e che definisca limiti precisi, senza deroghe. Su questo campo, come Governo e come Parlamento, siamo tenuti ad uno sforzo importante e che rischia di essere incompreso è contestato, come molte volte è capitato alle politiche ambientali.
Siamo infatti di fronte ad una chiamata culturale tutto quanti, alla consapevolezza che la tutela del territorio non è qualcosa che si può semplicemente demandare ad altri, ma che può toccare tutti noi, anche nei nostri interessi.
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